Alessandro Nardin è un musicologo di tutto rispetto. Su questo non ci piove. Poi lo ammetto: l’opinione di Quirino Principe in fatto di musica, per me, è oro colato e Quirino Principe – di Nardin – ha detto un gran bene. In particolare a proposito della sua ultima fatica, il libro “Debussy l’esoterista”, che ho letto qualche mese fa e che mi è piaciuto moltissimo.
Perché? Parlare di musica ed Esoterismo non è semplice. Il rischio è duplice (anzi, triplice): da una parte si rischia di scadere nello stile pop dei tipici “cacciatori di misteri” – o nella fiction alla Dan Brown – dall’altra è facile imbrigliare l’indagine nei limiti (ristretti) della ricerca storica di tipo accademico. Nello stile: X si è affiliato alla Massoneria nell’anno YYYY.
Ecco, il pregio del lavoro di Nardin sta proprio nel fatto che è riuscito a uscire da tutti i cliché. Il perché, lo racconto (anzi: lo faccio raccontare a lui) in una delle mie INTERVISTE AL TRANCIO.