Bufale e tic cognitivi. Siamo tutti un po’ complottisti

Ecco qui… per la seconda e non ultima volta sono stata invitata a parlare di fake news e giornalismo insieme a Giorgio Testanera. E’ stato interessante esportare il format della nostra prima conferenza ripensandone alcuni particolari e arricchendolo ulteriormente. Il titolo è sempre lo stesso dell’anno scorso: “Vita da bufala. Dialogo tra uno scettico e una giornalista su come sopravvivere alle scie chimiche”, il luogo (Appiano Gentile, un anno fa) questa volta si è spostato di qualche chilometro, a Rovello Porro. Ciò che è cambiato e che ha contribuito a dare a questo appuntamento un taglio nuovo, è stato il pubblico.

Nuove domande, nuovi approcci: quello che ci ha accolti, è stato un pubblico attivo e reattivo che ci ha consentito di “aggiustare il tiro” in modo inedito. Io ho parlato ancora di tic cognitivi e di approccio multicausale al fenomeno delle fake news, Giorgio Testanera ha declinato il discorso in ambito scientifico, parlando del complesso rapporto fra Scienza e Verità. E il pubblico ci ha spinti in direzione di una chiave di lettura interessante, scettica e costruttiva al tempo stesso. Per chi si è perso la conferenza, ecco un breve estratto.

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