Che cos’è il giornalismo costruttivo? Me lo sento chiedere spesso. Nella maggior parte dei casi capita che l’interlocutore tracci automaticamente un link mentale con il giornalismo positivo, cioè con le cosiddette “buone notizie”. Anche perché obiettivamente, nel panorama italiano, il concetto di “buone notizie” è molto più sdoganato di quanto sia il concetto di giornalismo costruttivo.
E’proprio per tracciare un quadro generale e iniziare a rispondere ad alcune domande, che con Alessia Marsigalia e Silvio Malvolti ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo pensato di scrivere il primo libro sul giornalismo costruttivo pubblicato in Italia: “Giornalismo costruttivo: cos’è, come funziona e perché è necessario”.
Il libro tira le fila di anni di viaggi e di studio che hanno portato ognuno di noi a confrontarsi con quei contesti in cui il giornalismo costruttivo è nato ed è riuscito (anche egregiamente) a mettere radici. Dal Transformational Media Initiative, il progetto transnazionale che nel 2014 ci ha portati a Londra per due mesi, al Transformational Media Summit di Parigi – l’anno successivo – alla Global Constructive Journalism Conference, che abbiamo seguito in Danimarca, in Olanda e in Svizzera.
E l’Italia? In Italia abbiamo tenuto diversi incontri e conferenze sul tema. L’anno scorso, per esempio, all’Università IULM di Milano abbiamo tenuto un corso per l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Ma certo, c’è ancora molto da fare. L’idea del libro nasce proprio dall’esigenza – e dalla volontà – di dare una risposta a questa domanda. Crediamo che questo libro (rivolto soprattutto, ma non solo, a chi lavora nel mondo dell’informazione e della comunicazione) possa iniziare a fornire nuovi strumenti di lavoro e nuove prospettive di orientamento a chi – come noi – crede nelle potenzialità di rinnovamento del giornalismo.